Spostare la cucina in un’altra stanza si può? Molti se lo chiedono e hanno paura di farlo, ma si può eccome in questo modo.
Molti sentono il desiderio di cambiare disposizione nella casa per adeguare gli ambienti alle nuove esigenze familiari o estetiche. La cucina, però, può risultare poco pratica o scomoda. Eppure non è una missione impossibile riposizionarla. Con un progetto ben studiato e l’aiuto di tecnici esperti è possibile trasformare completamente la distribuzione interna senza rinunce.
Non si tratta solo di un capriccio estetico. Spostare la cucina può migliorare il flusso della casa, ottimizzare luce e ventilazione, liberare spazi da destinare ad altre funzioni e rinnovare il look dell’abitazione. È un’operazione che richiede attenzione, ma che può portare benefici concreti sia in termini di comfort che di valore. E allora, vediamo alcune informazioni necessarie sull’argomento.
Uno degli ostacoli più grandi che spaventa chi vorrebbe spostare la cucina è il tema degli impianti idraulici e degli scarichi. Molti abbandonano l’idea perché pensano che riposizionare lavello, lavastoviglie e tubazioni sia troppo complesso. In realtà l’errore comune è considerare solo lo spostamento in linea d’aria, senza valutare la pendenza necessaria per far scorrere le acque.
Lo scarico funziona grazie alla gravità e ha bisogno di una certa inclinazione minima per evitare ristagni o ostruzioni. Se si supera una certa distanza dal punto di raccolta principale occorre intervenire sul massetto del pavimento o usare pompe ausiliarie che spingano l’acqua. Molti progetti falliscono perché ignorano questo dettaglio tecnico. Inoltre si sottovalutano i lavori murari e gli adeguamenti degli impianti che accompagnano lo spostamento.
Ma se si pianifica tutto fin dall’inizio, scegliendo con cura la stanza in cui installare la nuova cucina e calcolando con precisione ogni tubazione, la realizzazione è assolutamente fattibile. In alcuni casi si opta per soluzioni miste come pavimenti sopraelevati, pompe d’espulsione o percorsi interni più lineari per mantenere la pendenza. Il tutto accompagnato da un progetto tecnico che consideri ogni passaggio e ogni vincolo strutturale.
Prima di iniziare i lavori è fondamentale affidarsi a un tecnico abilitato che verifichi la fattibilità strutturale e gli allacci. Occorre controllare lo spazio disponibile, l’altezza del solaio, la distanza curva che gli scarichi devono percorrere e lo spessore del massetto.
In casi dove non è possibile posare tubazioni in modo naturale si può valutare l’uso di pompe elettriche o la creazione di una zona sopraelevata. Gli impianti dell’acqua, del gas e dell’elettricità devono essere ripensati e adeguati al nuovo layout. È importante anche verificare le normative comunali e presentare le pratiche edilizie necessarie come la CILA o la SCIA, perché spostare una cucina rientra negli interventi di manutenzione straordinaria.
Infine, è utile prevedere un margine di budget per rifiniture e imprevisti, poiché la ristrutturazione di questo tipo può richiedere piccole modifiche in corso d’opera. Se fatto bene il risultato può trasformare radicalmente la casa con il minimo compromesso. Insomma, pensateci, organizzate e pianificate, ma non dovete credere che non si possa fare.
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