Rinnova la tua casa, e a pagare ci pensa lo Stato: il bonus che non sapevi esistesse

Rinnova la casa e i soldi ti arrivano direttamente dallo Stato, se non ci credi ecco tutte le informazioni che ti servono.

Quando si parla di ristrutturazioni, spesso si pensa subito a grandi lavori, costi elevati e permessi complicati. Eppure, a volte anche un piccolo intervento può fare la differenza: cambiare le finestre, sostituire le porte interne, migliorare l’isolamento termico di casa. Se stai valutando uno di questi lavori, c’è una buona notizia: puoi accedere a detrazioni fiscali importanti, grazie a un bonus che riguarda proprio gli infissi.

Rinnovare casa
Rinnovare casa (moscova64.it)

Questo incentivo non è un nuovo bonus introdotto nel 2025, ma è incluso all’interno di misure già esistenti come il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus ordinario. Il vantaggio? È concreto, accessibile e può coprire una parte significativa della spesa sostenuta. Con la nuova Legge di Bilancio sono stati chiariti i criteri, le percentuali di detrazione e soprattutto le tempistiche. Il consiglio, quindi, è di conoscere bene le regole per non perdere l’occasione: ci sono differenze tra prima e seconda casa, e dal 2026 cambieranno molte cose.

Rinnova casa e paga lo Stato: ecco quello che devi sapere

Nel corso del 2025, chi decide di sostituire porte e finestre può ottenere un importante rimborso fiscale. In particolare, per gli interventi sull’abitazione principale, è prevista una detrazione del 50% sull’importo speso. Nel caso delle seconde case, invece, la percentuale scende al 36%. Queste agevolazioni sono valide fino al 31 dicembre 2025, dopodiché entreranno in vigore regole più restrittive e meno vantaggiose.

La spesa per gli infissi rientra nel Bonus Ristrutturazioni, che ha un tetto massimo di 96.000 euro per unità abitativa, ma può anche essere agevolata con l’Ecobonus, a patto che vengano rispettati determinati requisiti tecnici. Tra questi, è fondamentale che si tratti di una sostituzione e non di una nuova installazione, che l’infisso delimiti un locale riscaldato e che il nuovo prodotto rispetti i valori di trasmittanza termica previsti dalla legge.

Operaio lavora su una finestra
Operaio lavora su una finestra (moscova64.it)

Serve anche la documentazione tecnica, l’asseverazione di un tecnico abilitato e l’invio all’ENEA entro i termini. In pratica, se si seguono tutti i passaggi corretti, è possibile ottenere un rimborso concreto su lavori che migliorano il comfort abitativo e l’efficienza energetica della casa.

Cosa cambia dal 2026

A partire dal 1° gennaio 2026, le agevolazioni subiranno una stretta significativa. La detrazione per la prima casa scenderà al 36%, equiparandosi a quella delle seconde case, e non è escluso che vengano introdotti nuovi limiti o ulteriori requisiti tecnici.

Per questo motivo, chi ha in programma di sostituire infissi o serramenti dovrebbe valutare seriamente l’idea di avviare i lavori entro fine 2025. È il momento giusto per approfittare di condizioni ancora favorevoli.

Sostituzione finestra
Sostituzione finestra (moscova64.it)

Oltre al risparmio economico, c’è anche un vantaggio ambientale: migliorare l’isolamento termico riduce i consumi e rende l’abitazione più sostenibile. Il consiglio? Informarsi per tempo, consultare un tecnico abilitato e predisporre tutti i documenti necessari. Così, mentre rinfreschi il look di casa, è lo Stato a darti una mano con le spese.

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