Pensi che il piano cottura a gas sia resistente vita natural durante? Purtroppo non è così, quanto può resisterti e qual è una valida alternativa del tutto diversa.
Piano cottura, a quanto ammonta la sua durata? Lo vediamo sempre lì, immobile e sempre uguale nonostante passino gli anni. Però pure questa componente indispensabile della cucina, e che occupa anche un certo volume, prima o poi necessita di interventi di un certo rilievo. O andrà persino cambiato con un altro modello più moderno e funzionale. Esistono due tipologie di piano cottura: quello classico a gas e quello di più recente introduzione, rappresentato dal piano cottura ad induzione.
Il loro funzionamento è differente, con i piani a gas che si basano per l’appunto su questo tipo di combustibile per innescare l’accensione della fiamma. Mentre quelli ad induzione si servono dell’energia elettrica per finire con il riscaldarsi gradualmente e con il riscaldare la superficie che vanno a ricoprire. E mediante la induzione elettromagnetica, il calore viene prodotto mediante delle bobine magnetiche. Va detto che i piano ad induzione scaldano soltanto delle pentole compatibili.
Si tratta di pentole realizzate in acciaio od in materiali ferrosi, mentre quelle di qualsiasi altro materiale sono invece del tutto compatibili con il tradizionale piano a gas. Se devi passare dalla tradizione alla modernità ed installare un piano ad induzione, devi quindi prendere in considerazione anche questo aspetto. C’è da dire che entrambe le tipologie di piani cottura rappresentano delle soluzioni dotate sia di pro che di contro.
Quelli a gas mettono a disposizione la possibilità di potere disporre di una cottura del tutto sotto il tuo controllo e con una cottura che avviene in poco tempo. I tempi e le prestazioni sono ottimizzate per via di bruciatori e di componenti moderne, che lavorano meglio e che garantiscono anche un risparmio energetico. La loro durata media è di circa 18 anni, durante i quali comunque è sempre bene sottoporre l’impianto a dei regolari controlli nell’ambito della corretta manutenzione e prevenzione.
Puoi riconoscere un piano cottura moderno da uno tradizionale in particolar modo dal fatto che il primo possiede cinque bruciatori e non i tradizionali quattro. Il quinto bruciatore, posto al centro, è progettato appositamente per i wok. E le sue dimensioni variano da 30 cm a 90 cm, con varie misure disponibili in base a quelle che sono le esigenze di spazio disponibile.
Il piano ad induzione invece ha una durata stimata tra i 10 ed i 15 anni, con quindi una media di 12-13. Molto dipende anche dall’uso che ne fai e dalla qualità del prodotto. Perché ci sono dei modelli di fascia alta che possono durare anche per più tempo.
Il piano cottura ad induzione fornisce una maggiore efficienza energetica e riduce gli sprechi. La cottura è persino più rapida rispetto al piano a gas e la sua superficie è molto facile da pulire, essendo del tutto liscia. Inoltre è più sicuro perché non produce alcuna fiamma.
E poi ha un design molto elegante. I piani ad induzione però hanno dei costi più alti e consumano non poca corrente. Ed in caso di guasti, riparare il tutto può costare non poco. Il piano cottura a gas costa invece di meno, ma gran parte del calore non finisce nella pentola e può essere meno sicuro oltre che più complicato da pulire.
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