C’è un momento dell’anno che puntualmente torna e ci mette davanti a piccoli cambiamenti quotidiani: ecco quando torna l’ora solare.
Ogni anno la stessa storia: arriva ottobre e puntualmente ci chiediamo “ma quando si cambia l’ora?”. Ecco, ci siamo quasi.
Tra qualche giorno dovremo ricordarci di cambiare la posizione delle lancette, bisognerà metterle un’ora indietro, e quella sera dormiremo quindi un’ora in più.
A prima vista sembra una bella notizia: chi non vuole dormire un po’ di più? Il problema è che poi arriva il rovescio della medaglia. Le giornate si accorciano, il buio cala prima e la sera ti ritrovi con la sensazione di avere meno tempo.
Non è solo una percezione: il corpo risente di questo cambio. Non tutti reagiamo allo stesso modo, ma è normale sentirsi più stanchi, irritabili o con qualche difficoltà a prendere sonno nei primi giorni.
Il nostro orologio interno, quello che regola sonno e veglia, non è rapido quanto quello che abbiamo sul comodino. Per questo ci possono essere piccoli scompensi: c’è chi fatica a concentrarsi, chi si sente più nervoso e chi passa giornate intere a sbadigliare.
Gli esperti suggeriscono di aiutarsi con qualche accorgimento semplice: esporsi alla luce naturale di giorno, cenare un po’ prima del solito e non esagerare con caffè e cibi pesanti. Anche tisane, meditazione o attività rilassanti possono fare la differenza, così come dedicarsi a hobby che tengano alto l’umore.
Non stiamo parlando di settimane, ma di qualche giorno. Infatti, nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025 dovremo spostare le lancette un’ora indietro. Le 3 di notte torneranno ad essere le 2 e, almeno quella domenica, potremo goderci un’ora di sonno in più.
E mentre noi cerchiamo di abituarci, in Europa il dibattito sull’ora solare e legale va avanti da anni: abolire o no questo cambio di orario?
Dal 2019 se ne discute, con l’idea di lasciare ai singoli Paesi la possibilità di scegliere se restare per sempre all’ora legale o all’ora solare. Al momento però un accordo vero e proprio non è stato trovato e il sistema attuale resterà valido almeno fino al 2026. Insomma, ancora qualche anno di spostamenti di lancette ce lo dobbiamo accettare.
Non dappertutto si fa questo giochino delle lancette. Solo il 40% dei Paesi al mondo adotta il cambio d’orario. In Africa, ad esempio, lo fa solo l’Egitto. In Asia, il Giappone non ci pensa proprio. In Oceania ci sono zone dell’Australia e della Nuova Zelanda che lo applicano, mentre la Russia lo ha abolito del tutto. Anche l’Ucraina di recente ha scelto di dire basta, passando definitivamente all’ora solare.
Noi invece, per ora, continuiamo con la tradizione: un’ora indietro a fine ottobre e un’ora avanti a marzo. Fa un po’ sorridere, ma ogni anno è la stessa scena: qualcuno se lo dimentica, qualcuno se ne accorge solo quando fa buio alle cinque, e qualcun altro si gode quell’ora in più di sonno come fosse un regalo.
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